Il decondizionamento dell'infanzia: incontrare il bambino interiore ferito.
L'incontro ed il lavoro con il bambino interiore puo' rivelarsi un potente metodo di conoscenza di sè che ci consente di contattare l'essenza più naturale e non condizionata del nostro essere.
In questo lavoro noi incontriamo inizialmente in noi il nostro bambino naturale, quella parte saggia e serena che siamo tutti alla nascita. Successivamente rivisiteremo gradualmente gli eventi e situazioni che ci condussero nella nostra infanzia a sviluppare strategie per ottenere amore, attenzione e riconoscimento. Rivivendo nuovamente questi eventi comprenderemo come queste ferite risuonino ancor adesso nel nostro essere, cosi' come siano ancora attivi i condizionamenti che queste ferite provocarono portandoci ad adottare quelle maschere e comportamenti che costituiscono della nostra attuale personalità.
Questo essere ferito che dimora nascosto anche ora che siamo adulti, è il bambino ferito. Riconoscerlo, ascoltarlo, comprendere dove avvenne la sofferenza iniziale consentirà di sciogliere molti dei nostri attuali disagi, poichè nella maggior parte dei nostri dolori di adulti dimora un piccolo bambino che non poté farsi udire e riconoscere.
Riconoscere come queste sofferenze del passato abbiano ancora similitudini ed aderenze intime con i nostri comportamenti attuali ci renderà rapidamente liberi dalla loro attrazione.
Non solo, ma il riconoscere queste sofferenze iniziali, ci conduce progressivamente ad esplorarne le cause, consentendoci di comprendere le situazioni che determinarono presso gli altri membri della nostra famiglia i comportamenti che noi poi vivemmo come dolorosi.
Sarà come contemplare da una prospettiva più vasta dinamiche che talvolta possono esserci rimaste oscure ed incomprensibili.
Perchè gli eventi del passato, soprattutto quelli che consideriamo più negativi, esercitano spesso sui nostri comportamenti una forma di attrazione potente. Abbiamo tutti potuto notare come in determinati momenti, di fronte a determinate situazioni simili, le nostre reazioni appaiano come automatiche.
In effetti, lo sono. Si tratta di schemi comportamentali ripetitivi che il nostro cervello ci propone per affrontare determinati eventi che percepisce come simili ad altri eventi che sa di avere già vissuto.
Cosi' il bambino interiore nella sua sofferenza ci induce inconsapevolmente a vedere la realtà, attraverso di occhi del suo passato e di cio' che visse.
Si tratterà quindi di fare un lavoro amorevole di conoscenza e conforto nei confronti di questa parte fragile di noi, ferita, facendola sentire infine al sicuro e riconosciuta, senza che vi sia più la necessità di attivare le difese che un tempo sono servite a proteggerlo. Potremo allora divenire pienamente maestri della nostra vita, decidendo da soli cio' che vorremo vivere e come, liberi dai condizionamenti delle esperienze passate.
Il lavoro sul bambino interiore e sul decondizionamento dell'infanzia si basa sugli studi di Bradshaw cosi come sulla terapia primale di Janov; utiulizza ugualmente strumenti di indagine della Gestalt Therapie, il respiro ed i movimenti tratti dalle osservazioni di Lowen e la bioenegetica, ed integrano ugualmente meditazioni e visualizzazioni guidate provenienti dalle tradizioni meditative orientali.
Questo lavoro mi è stato trasmesso da Svarup Emanuela Cohen e Premartha, terapeuti straordinari, ai quali va tutta la mia gratitudine.
In questo lavoro noi incontriamo inizialmente in noi il nostro bambino naturale, quella parte saggia e serena che siamo tutti alla nascita. Successivamente rivisiteremo gradualmente gli eventi e situazioni che ci condussero nella nostra infanzia a sviluppare strategie per ottenere amore, attenzione e riconoscimento. Rivivendo nuovamente questi eventi comprenderemo come queste ferite risuonino ancor adesso nel nostro essere, cosi' come siano ancora attivi i condizionamenti che queste ferite provocarono portandoci ad adottare quelle maschere e comportamenti che costituiscono della nostra attuale personalità.
Questo essere ferito che dimora nascosto anche ora che siamo adulti, è il bambino ferito. Riconoscerlo, ascoltarlo, comprendere dove avvenne la sofferenza iniziale consentirà di sciogliere molti dei nostri attuali disagi, poichè nella maggior parte dei nostri dolori di adulti dimora un piccolo bambino che non poté farsi udire e riconoscere.
Riconoscere come queste sofferenze del passato abbiano ancora similitudini ed aderenze intime con i nostri comportamenti attuali ci renderà rapidamente liberi dalla loro attrazione.
Non solo, ma il riconoscere queste sofferenze iniziali, ci conduce progressivamente ad esplorarne le cause, consentendoci di comprendere le situazioni che determinarono presso gli altri membri della nostra famiglia i comportamenti che noi poi vivemmo come dolorosi.
Sarà come contemplare da una prospettiva più vasta dinamiche che talvolta possono esserci rimaste oscure ed incomprensibili.
Perchè gli eventi del passato, soprattutto quelli che consideriamo più negativi, esercitano spesso sui nostri comportamenti una forma di attrazione potente. Abbiamo tutti potuto notare come in determinati momenti, di fronte a determinate situazioni simili, le nostre reazioni appaiano come automatiche.
In effetti, lo sono. Si tratta di schemi comportamentali ripetitivi che il nostro cervello ci propone per affrontare determinati eventi che percepisce come simili ad altri eventi che sa di avere già vissuto.
Cosi' il bambino interiore nella sua sofferenza ci induce inconsapevolmente a vedere la realtà, attraverso di occhi del suo passato e di cio' che visse.
Si tratterà quindi di fare un lavoro amorevole di conoscenza e conforto nei confronti di questa parte fragile di noi, ferita, facendola sentire infine al sicuro e riconosciuta, senza che vi sia più la necessità di attivare le difese che un tempo sono servite a proteggerlo. Potremo allora divenire pienamente maestri della nostra vita, decidendo da soli cio' che vorremo vivere e come, liberi dai condizionamenti delle esperienze passate.
Il lavoro sul bambino interiore e sul decondizionamento dell'infanzia si basa sugli studi di Bradshaw cosi come sulla terapia primale di Janov; utiulizza ugualmente strumenti di indagine della Gestalt Therapie, il respiro ed i movimenti tratti dalle osservazioni di Lowen e la bioenegetica, ed integrano ugualmente meditazioni e visualizzazioni guidate provenienti dalle tradizioni meditative orientali.
Questo lavoro mi è stato trasmesso da Svarup Emanuela Cohen e Premartha, terapeuti straordinari, ai quali va tutta la mia gratitudine.