Che cosa è il bambino interiore?
In ognuno di noi vive un bambino interiore che dimora spesso nascosto, ferito. Incontrarlo significa ristabiulire con questa parte di noi un contatto. Contatto che fu un tempo interrotto dal nostro condizionamento che ci porto' a divenire « grandi » o adulti. Spesso nella nostra società divenire adulti significa semplicemente dimenticare, negare il bambino o bambina gioiosi che eravamo, felici, generosi, spirituali.
Talvolta l'incontro e il riconoscersi fra il nostro io adulto ed il nostro sè bambino è immediato gioioso. Talvolta invece richiede del tempo. Un tempo che servirà per ri-conoscere questo bambino, ascoltarlo e farsi ascoltare e dissolvere le nostre reciproche incomprensioni. Per giungere infine ad apprezzarlo, ad amarlo. Questo amore che saremo capaci di provare verso il nostro sè bambino sarà anche il motore, la porta attraverso la quale potremo realmente realizzarci.
Dovremo forse comprendere che queste incapacità a giocare, ad essere felici, a rilassarci e stare bene con noi stessi che ci abitano, malgrado le molteplici maschere che abbiamo imparato ad indossare, provengono da una parte profonda in noi che visse l'abbandono, la tristezza di non essee stato riconosciuto o accettato per cio' che eravamo.
Quindi esiste in noi un bambino interiore saggio e sereno cosi come un bimbo ferito. Entrambi vivi e attivi nel nostro essere profondo. Il bambino interiore dimora in noi solo nell'istante presente. Ci testimonia della nostra capacità di amare in modo incondizionato e di essere perfettamente felici indipendentemente dalle circostanze esteriori. Il bambino interiore rimane osservatore degli eventi della nostra vita vivendoli, senza giudizio e senza dramma. Lo percepiamo come saggio poichè questa dimensione del nostro essere conosce perfettamente la soluzione di ognuno dei nostri problemi. In molte tradizioni è anche chiamata l'osservatore, il meditatore.
Talvolta l'incontro e il riconoscersi fra il nostro io adulto ed il nostro sè bambino è immediato gioioso. Talvolta invece richiede del tempo. Un tempo che servirà per ri-conoscere questo bambino, ascoltarlo e farsi ascoltare e dissolvere le nostre reciproche incomprensioni. Per giungere infine ad apprezzarlo, ad amarlo. Questo amore che saremo capaci di provare verso il nostro sè bambino sarà anche il motore, la porta attraverso la quale potremo realmente realizzarci.
Dovremo forse comprendere che queste incapacità a giocare, ad essere felici, a rilassarci e stare bene con noi stessi che ci abitano, malgrado le molteplici maschere che abbiamo imparato ad indossare, provengono da una parte profonda in noi che visse l'abbandono, la tristezza di non essee stato riconosciuto o accettato per cio' che eravamo.
Quindi esiste in noi un bambino interiore saggio e sereno cosi come un bimbo ferito. Entrambi vivi e attivi nel nostro essere profondo. Il bambino interiore dimora in noi solo nell'istante presente. Ci testimonia della nostra capacità di amare in modo incondizionato e di essere perfettamente felici indipendentemente dalle circostanze esteriori. Il bambino interiore rimane osservatore degli eventi della nostra vita vivendoli, senza giudizio e senza dramma. Lo percepiamo come saggio poichè questa dimensione del nostro essere conosce perfettamente la soluzione di ognuno dei nostri problemi. In molte tradizioni è anche chiamata l'osservatore, il meditatore.