Costellazioni familiari - I principi fondamentali

Esistono alcuni principi che ci aiutano a comprendere il funzionamento di un sistema familiare :

La Legge dell'ordine sacro:

All'interno di una famiglia, ogni suo membro detiene, in relazione agli altri membri della famiglia un posto unico, insostituibile e specifico, che viene a determinarsi nel momento della sua nascita. Tale posto dovrà essere riconosciuto e rispettato al fine di mantenere armonia nel sistema. Cosi' si osserva che i genitori vengono prima dei figli, i figli maggiori precedono quelli minori, poichè la vita segue un ordine dettato dal tempo e procede sempre verso una sola direzione, dal passato verso il futuro. Chi è arrivato prima ha una precedenza su chi è arrivato dopo. Quando questo ordine non viene rispettato si osservano spesso nella famiglia dei disordini nelle relazioni e una mancanza di armonia.

La legge di appartenenza:

Tutti i membri di una famiglia condividono lo stesso diritto di appartenenza al sistema familiare, e di conseguenza nessun membro dovrebbe avere il diritto di escluderne un altro, sotto alcun pretesto. Questo si rivela particolarmente vero nel caso di bambini abortiti o morti molto piccoli, e che spesso vengono dimenticati se non addirittura considerati come totalmente estranei alla famiglia.

Anche quando in una famiglia avviene un'esclusione di uno dei suoi membri, talvolta anche lontano, a conseguenza di un rifiuto sociale, di un handicap fisico o mentale, di una incarcerazione, per omosessualità, per emigrazione o scelte religiose o ideologiche diverse si osserva come spesso uno dei suoi successori inconsapevolmente si trova ripetere un destino analogo o di esclusione o di sofferenza e marginalizzazione.

La legge dell'equilibrio:

Nel sistema familiare non esiste solo l'ordine di appartenenza, ma anche un senso di equilibrio. I genitori sono “i grandi” che ”danno”, mentre i figli sono i piccoli che ricevono. I “piccoli” a loro volta un giorno diverranno “grandi” e potranno nuovamente “dare” ai loro piccoli. Affinchè vi sia un equilibrio all'interno del sistema, occorreche questa importante regola sia osservata. I genitori “ danno con amore” cioè senza pretendere nulla in cambio, ed i figli “sanno ricevere “con gratitudine, il che vuol dire senza lamentarsi o giudicare per quel che ricevono.

In una relazione di coppia i genitori sono uguali, in quanto adulti; in questo caso lo scambio avviene su basi di uguaglianza, cioé quando ognuno da e riceve in uguale misura.

La coscienza familiare:

Ognuno è pienamente respnsabile di cio' che fa: le conseguenze delle azioni compiute da un membro della famiglia ricadono invariabilmente su tutto il sistema, se colui che le ha compiute non riconosce la propria responsabilità. Ogni torto fatto o subito richiede una riparazione ed avviene spesso che molte persone si trovino coinvolte loro malgrado in questo compito di riparazione, piuttosto di poter vivere la loro stessa vita.

L'amore cieco:

Bert Hellinger osserva che il legame che unisce i figli ai loro genitori è un profondo sentimento inconscio di origine biologica e primaria. Questo legame perdura anche se il bambino non ha avuto alcun contatto con i genitori biologici, non li ha conosciuti o ne ha subito violenze, abusi e conflitti, come nel caso di un bimbo allevato in un'altra famiglia, o abbandonato.

Questo amore non solo è incondizionato, ma è persino “cieco”, poichè spinge un figlio a prendere su di sé il dolore ed il destino dei propri genitori.
Alcuni figli sono pronti a sacrificare la propria esistenza per i loro genitori, nella speranza di poterli “salvare” condannandosi talvolta a una vita di solitudine, fallimento, malattia se non addirittura a morte prematura

Il movimento interrotto:

I genitori hanno un ruolo cruciale nell'offrire amore protezione, sicurezza e fiducia al bambino.

Il bambino dipende totalmente dai propri genitori, e particolarmente dalla madre, con la quale esiste sin dagli inizi un legame simbiotico. Affinchè la crescita possa essere serena ed armoniosa, è fondamentale che questo legame d'amore e di energia vitale fra i genitori ed i figli sia continuo e costante. Ma se un evento doloroso dovesse accadere nella vita della mamma, la relazione simbiotica fra lei ed il bambino potrebbe interompersi in modo prematuro, provocando nel bambino un movimento di ritrazione, di chiusura che si traduce con una incapacità nel “ricevere”. Questa interruzione della corrente di energia vitale e affettiva fra madre e figlio viene chiamata” movimento interrotto”.

Le cause del movimento interrotto possono essere molteplici, fra le quali si enumerano: una gravidanza vissuta nell' ansia o nel pericolo, come durante una guerra, un lutto, una carestia, oppureun parto svoltosi in condizioni drammatiche, sia per il bambino che per la madre.

Ovviamente il decesso della madre durante il parto o poco tempo dopo è da considerarsi ugualmente come un evento estremamente doloroso nello strutturarsi del bambino, che potrà avere come conseguenza un movimento interrotto.

In tutti questi casi sarà necessario ristabilire, con le procedure adeguate, la connessione originaria fra il bambino e la madre.